A Dio Uno e Trino. A Cesare Eugenio, figlio del marchese Bernardo Planetti (Pianetti?) e di Ottavia contessa di Antaldo, nato il 25 febbraio e appena nato la seconda volta al sacro fonte battesimale nelle braccia del serenissimo principe Eugenio di Savoia, luogotenente generale dell'esercito cesareo, mentre s'affrettava verso una gloria immortale, il 19 marzo 1726 Carlo Maria Pianetti Mannelli, Marchese del Sacro Romano Impero, Conte di Coppe (Cupe?) e di Monfiorito (?). Barone di Cardoli e Signore di Corviano, Patrizio romano e Jesino, mutando il lutto della morte nella gioia d'una gloria perenne, al dolcissimo nipotino pose questo monumento.
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