Via di Sant’Elena [1](R. XI Sant’Angelo) (da largo Arenula a via dei Falegnami)
Questa via ha preso il nome da una chiesetta abbattuta nel 1888 per costruire la via Arenula, chiesetta che era stata edificata sull’area dell’antica S. Nicolai "de’ Mellinis o Mellinorum o Millinis" [2] e nel sec. XVI "dei Cavalieri", per la piazzetta antistante ove era la casa della famiglia omonima [3].
La chiesa di S. Nicola è ricordata da Cencio Camerario (Onorio III – Cencio Savelli 1216-1227) col nome di Melinorum.
La chiesetta di S. Elena, che la sostituì, fu edificata dalla confraternita dei Credenzieri, cui fu concessa dal cardinale Alessandro Peretti (1571-1623).
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[1] ) Ci sono nato io (l’autore Giovanni Zitelli) il 14 luglio 1882.
[2] ) “Il pontefice Gregorio XIII (Ugo Boncompagni - 1572-1585) concesse, nel 1577, la Chiesa di S. Niccolò de´ Mellinis, già in rovina, alla Confraternita dei Credenzieri, costituita tra gli inservienti di casa di cardinali e nobili signori e riconosciuta da Paolo IV (Gian Piero Carafa - 1555-1559) nel 1557. Nel 1594, la Confraternita la fece restaurare e titolare a Sant´Elena”. (da Roma e le Chiese scomparse di Ferruccio Lombardi - 1996)
[3] ) La famiglia Cavalieri, detta anche de Militibus, dette il nome anche ad un arco in Trastevere, dove originariamente risiedeva, che fu abbattuto nel 1603 per ordine del cardinale Camerlengo.
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