Via della Reginella (R. XI – Sant’Angelo) (da piazza Mattei a via del Portico di Ottavia)
Dice il Rufini: “Va' a chi pretende che il nome della presente strada derivi da un tempio di Giunone Regina che, con l'altro di Giove, esistevano in questa località.. Il volgo poi ritiene che il titolo di “reginella”, abbia avuto origine da una bella giovanetta che, in una mascherata di carnevale, seppe così ben rappresentare la figura di regina, e piacque tanto il suo abbigliamento, che tosto venne proclamata con titolo di bella “reginella”, e restò tal nome alla strada nella quale abitava la vaga giovinetta, che gli applausi dell'entusiasmo eccitò nella popolazione di questo luogo.....”
La strada fece parte del ghetto, quando Leone XII (Annibale Clemente della Genga - 1823-1829) ne allargò i confini [1], con la protesta di Pasquino:
“Fiore d’aglietto Papa Leone è diventato matto Che restringe i cristiani e allarga il ghetto”.
E non morì la sua acredine quando, di carnevale, s’estinse il pontefice. Scrisse allora:
"Se morivi nei dì quaresimali, Leon, che in vita tanto male ci facesti, A retaggio comun lasciato avresti Il piacere di goder due carnevali".
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[1] Previo finanziamento preventivamente ottenuto dai banchieri Rotschild (Famiglia ebrea).
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