Nel 1581, i Conservatori di Roma decisero di realizzare una fontana in Piazza Mattei che, su disegno di Giacomo della Porta (1532-1602), prevedeva quattro efebi che giocano con i loro otto delfini. La realizzazione del progetto fu affidata allo scultore Taddeo Landini (c.1561-1596), ma la pressione dell’acqua Vergine si dimostrò insufficiente per la fontana e si dovette ricorrere all’acquedotto Felice (poi sostituita dall’acqua Paola) per farla funzionare. I lavori si conclusero nel 1588, con gli efebi realizzati in bronzo e solamente quattro delfini. Alessandro VII (Fabio Chigi – 1655-1667), nel 1666, fece aggiungere le quattro tartarughe che, sospinte nel bacino superiore dai quattro efebi, dettero il nome alla fontana.
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