La destinazione a sepoltura della zona adiacente la piramide di Caio Cestio si crede risalga al 1732, con una prima sepoltura, in modo semplice, senza evidenze monumentali. Solo nel 1765 fu possibile seppellire persone di fede non cattolica arricchendo il luogo con monumenti privati ed individuali. Il terreno, sul quale si era posizionato il cimitero, era parte della zona a pascolo di uso pubblico, dove, fino ad allora, avevano liberamente pascolato le pecore. Solo verso il 1820 fu possibile recintarlo e dotarlo di un vero e proprio regolamento, grazie alla pressione delle cancellerie europee sulle autorità cittadine, in un momento in cui Roma era visitata da innumerevoli stranieri impegnati nel “Gran Tour”.
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