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Francesco Borromini Ticinese cavaliere di Cristo che rivolse l’energia divina della sua arte ad ornare i magnifici edifici romani tra i quali l’Oratorio Filippino, S. Ivo, S. Agnese in Agone, la rinnovata arcibasilica Lateranense, S. Andrea delle Fratte, S. Carlo al Quirinale, il palazzo di Propaganda Fide, poi decorò questo stesso tempio con l’altare maggiore, non lontano da questa lapide accanto alle spoglie mortali di Carlo Maderno, vicino di città e suo emulo, riposa nella pace del Signore. Sotto gli auspici dell’eccellentissimo signore Enrico Celio ambasciatore svizzero presso la Repubblica Italiana incaricato di promuovere gli studi romani, i Ticinesi dimoranti nella città, orgogliosi di un così grande concittadino, dopo 288 anni dalla morte di lui nel giorno 15 maggio 1955 questo monumento posero.
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