Nel XIX secolo, la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini ebbe gravi problemi di stabilità dovuti all’azione del Tevere che, allagando e ritirandosi per molti secoli, aveva impoverito le fondamenta della chiesa. In occasione dei lavori (1842-1852) intervenuti per sanare la situazione, fu disposto lo smantellamento generale del pavimento per poter auscultare gli strati più profondi della fondazione. Con il pavimento furono smantellate anche le lapidi che per la maggior parte lo componevano. Quella del Maderno (e del Borromini), che si trovava al centro dell’arco sinistro che sostiene la cupola, andò distrutta e rieditata con una scritta quasi uguale in un posto, l’attuale, che non ha nessun rapporto con il luogo della sepoltura. La conseguenza dei lavori ottocenteschi fu non solo la perdita della lapide originale ma anche la perdita del luogo di sepoltura e delle salme dati i lavori di riempimento delle camere mortuarie, una volta sottostanti le lapidi, per conseguire una maggiore stabilità della chiesa. L’attuale lapide del Maderno si trova, quindi, in un posto dettato dalla scansione regolare del nuovo pavimento della chiesa.
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