Piazza San Carlo a’ Catinari - oggi Piazza Benedetto Cairoli (R. VII - Regola; R. VIII - Sant’Eustachio; R. XI - Sant’Angelo) (limitata ad est da via Arenula, vi convergono: via Giovanni Borgi, via del Monte della Farina, via dei Giubbonari, vicolo dei Catinari, via di Santa Maria in Monticelli)
La Piazza prende il nome dalla chiesa [1] che, a sua volta, prese tale attributo dai fabbricanti di “catini” che vi risiedevano.
La costruzione iniziò nel 1612 e terminò nel 1722 con la spesa di 90.000 scudi da parte del cardinale Giovanni Battista Leni (1573-1627). Fu dedicata a San Carlo Borromeo, con disegno di Rosato Rosati (1559-1622) scultore ed architetto di Montalto e canonico di San Lorenzo e Damaso. La facciata però vi fu aggiunta da Giovanni Battista Soria (1581-1651). L’interno è a croce greca.
Ogni anno, nel XVII sec., i cantanti (cigni canori) vi celebravano la festa di S. Cecilia con mottetti eseguiti dal Coro dell’Accademia durante la celebrazione della Messa in onore della Santa. I Curiali, ai quali era prescritto "di assumere le cause dei poveri pupilli, delle vedove, degli orfani e dei forestieri abbandonati da ogni aiuto umano", si radunavano a S. Carlo a’ Catinari.
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[1] ) Ove fui battezzato (Giovanni Zitelli l'autore).
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