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Adriano VI (Adriaan Florenszoon Boeyens d'Edel– 1522-1523) grato per le cure ricevute e per una forma di nepotismo, lo acquistò, nel maggio del 1523, a beneficio del suo medico curante, Francesco Fusconi (+1553) da Norcia (che possedeva anche il palazzo Fusconi Pighini Del Gallo di Roccagiovine a piazza Farnese – vedi), il quale ne prese possesso.
Il tribunale della Sacra Rota, di cui Ugone della Spina era uditore, reclamò il possesso del palazzo per fare fronte alle spese del suo funerale ed per rimborsare i creditori del “della Spina”.
Alla morte di Alessandro VI, nel settembre del 1523, il tribunale cacciò Francesco Fusconi dal palazzo in malo modo.
Fu necessario l’intervento, nel giugno del 1524, di Clemente VII (Giulio Zanobi di Giuliano de' Medici – 1523-1534), che aveva lo stesso medico curante, per confermare che il possesso dell’immobile da parte di Francesco Fusconi era avvenuto in termini assolutamente legali. Il Tribunale dovette risarcire il Fusconi e restituirgli il “maltolto”.
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