Sulla lapide del Fuensalida, il defunto dichiara di essere sepolto sotto il “suo Signore” (Alfonso de Paradinas) e così doveva essere nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli dove, per la prima volta, i due sepolcri furonocollocati sovrapposti (1485-1498) ma, dopo il trasferimento (1820-1823) dei monumenti funebri da San Giacomo (vedi chiesa omonima in largo della Sapienza - Sant’Eustachio), a Santa Maria in Monserrato (vedi chiesa omonima in via Monserrato – Regola), la sistemazione è quella che troviamo oggi. Giovanni Fuensalida era cameriere segreto di Alessandro VI (Rodrigo Borgia – 1492-1503) e vicario delle basiliche di San Pietro e Santa Maria Maggiore. Era stato al servizio del cardinale Cesare Borgia (1475-1507), dove serviva anche suo fratello Lopez, comandante nelle truppe del Valentino che provvide alla costruzione del monumento funebre. Si può ragionevolmente ipotizzare che Giovanni Fuensalida ebbe le nomine di vescovo di Terni dal 1494 e di “magister bibliothecae” della Biblioteca della Santa Sede dal 1494 alla morte, grazie al suo solido collegamento con la famiglia papale dei Borgia. Anche per lui, i libri, sotto l’effige del defunto, ricordano l’incarico di bibliotecario, anche se sulla lapide non se ne fa parola.
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