Finalmente, nel 1636, Orazio Falconieri (+1664) lo acquisì e incaricò Francesco Borromini (1599-1667) di ampliarlo e di rinnovarlo. Questi vi lavorò tra il 1646 e il 1649, per portarlo ad essere quale lo vediamo oggi. Nel 1814, dopo la caduta di Napoleone Bonaparte (1769-1821), vi risiedette il cardinale Joseph Fesch (1763-1839) accompagnato dalla madre di Napoleone I, Maria Letizia Ramolino Bonaparte (1749-1836) che nel 1818 si trasferì a piazza Venezia nel palazzo D’Aste-Rinuccini. All’estinzione della casa Falconieri (1849), subentrarono nella proprietà i Medici del Vascello. Con la costruzione dei muraglioni, tra il 1876 e il 1890, il palazzo perdette il contatto del fiume e subì qualche modificazione nel corpo di fabbrica. Sotto il palazzo permane parte del porto fluviale di età imperiale, mentre il porto vero e proprio si è perso con i lavori dei muraglioni. Ai primi del ´900 il vescovo Vilmos Frankoi (1843-1924) acquistò il palazzo e lo lascia allo Stato Ungherese, dopo la sua morte. Il palazzo ospita attualmente l’Accademia d’Ungheria.
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