I lavori di edificazione della chiesa, iniziati nel febbraio del 1623, furono portati a termine nello stesso anno. Accanto alla chiesa fu costruito, sempre a spese del Brandi, un conservatorio (1625) a favore di zitelle povere dedicato a San Filippo Neri (1515-1595) e un piccolo ospedale per preti poveri ed ammalati. La rapidità nella costruzione della chiesa (che doveva essere piuttosto una cappella) fu a discapito della sua stabilità, tanto che, nel 1626, in un decreto della Sacra Visita Apostolica si legge: “... o si demolisse la chiesa o si riattasse decentemente ...”. Tuttavia, solo nel 1728, sotto il pontificato di Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini – 1724-1730) per mano del suo architetto preferito, Filippo Raguzzini (1690-1771), o di un suo allievo Carlo de Dominicis (1696-1758) iniziarono i lavori di riedificazione della chiesa, che terminarono, a meno della facciata, nell’agosto del 1730. In quell’anno (12 luglio), salì al soglio pontificio Clemente XII (Lorenzo Corsini – 1730-1740) che, da cardinale, era stato protettore del Monastero di San Filippo ed aveva destinato 4000 scudi per la “nuova fabbrica da farsi” per comodo delle monache e delle zitelle”. Allo sforzo del papa si unì anche la famiglia Planca-Incoronati, tra le più antiche della zona intorno a piazza Padella, che permise l’acquisto della casa ad angolo con via del Malpasso. Tuttavia i lavori di demolizione della vecchia Casa furono eseguiti tra il 1766 e il 1768 e la ricostruzione durò dal 1768 al 1773, mentre la facciata della chiesa, iniziata nel 1767 fu condotta a termine solo nel 1768. Nella contabilità dei lavori appare il nome dell’Architetto Filippo Amici da Cascia che eseguì i lavori sui disegni del binomio Raguzzini-de Dominicis. Il medaglione della facciata è opera, del 1769, dello scultore Tommaso Ricci.
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