Vicolo delle Grotte (R. VII – Regola) (da via dei Giubbonari a via Capo di Ferro)
“Diedero il nome di questo vicolo le grotte [1] di varie osterie che vi si trovano, e, sopra le quali, sono fabbricate”.
Un palazzetto (ai n. 22/20) porta scritto su una porta: “Cardello de Luca fundavit” (proprietà dei Cardelli) e sull’altra: “Intra fortunam manendum” (si deve restare nei limiti della propria fortuna). La strada fu chiamata “della Taberna di Campo de’ Fiori" e la hostaria “la grotta de Campo de’ Fiori”.
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[1] Le grotte erano formate dalle arcate residue del Teatro di Pompeo.
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