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STRADE DELLA ROMA PAPALE

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Gli succedette il figlio Pietro (1820-1883), il quale, maritato con Carlotta Bonaparte, nipote di Luciano Buonaparte, fratello di Napoleone I, si trasferì a Parigi, nel 1853, presso la corte di Napoleone III, insieme al figlio Giuseppe (1851-1927). Durante il soggiorno parigino ebbe altri due figli: Napoleone (1855-1882) e Luigi (1858-1925).
Alla caduta dell’impero francese, nel 1870, Pietro e la sua famiglia fecero ritorno a Roma.
La realizzazione degli argini del Tevere e la sistemazione di tutta la zona circostante il palazzo Primoli, con l’apertura di via Zanardelli, portarono il livello stradale a quello de piano nobile del Palazzo.
Nel 1901, il primogenito figlio di Pietro, Giuseppe, approfittando del necessario adattamento del palazzo e acquistate delle proprietà adiacenti, al fine di poterlo ampliare, dette incarico all’architetto Raffaello Ojetti (1845-1924) di concepirne le soluzioni. I lavori, iniziati nel 1904, terminarono nel 1911. Il risultato è quello che vediamo oggi con un avanzamento sui due lati, lungo Tevere e su via Zanardelli, riuniti dalla felice soluzione d’angolo a doppia loggia architravata.
L’ingresso, che era prima sulla piazzetta dell’Orso, si trovò sul lungotevere e su via Zanardelli a livello di quello che era stato il piano nobile. Su via dei Soldati rimase (e rimane) l’ingresso del seminterrato.
Alla sua morte (1927) Giuseppe Primoli che, dopo la morte del Fratello Luigi (il fratello Napoleone era deceduto – 1882 - molti anni prima di Malaria), era rimasto l’unico ed ultimo erede del casato, lasciò il palazzo come “Museo Napoleonico” al godimento pubblico.
Fu creata una Fondazione Primoli per la sua gestione e Diego Angeli (1869-1937), amico del defunto, ne fu il primo direttore. Nel museo, oltre ai cimeli napoleonici, sono esposte le numerose foto attraverso le quali Giuseppe e Luigi Primoli, veri antesignani della foto d’arte, hanno documentato la società e le particolarità del loro tempo.
L’archivio Primoli è disponibile in rete: https://archivio.fondazioneprimoli.it/

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