Prese l'attributo di "Posterula" come l'altra prossima di Santa Maria, poi di Santa Agata, per la posterula aureliana, il cui fornice, restaurato, divenne l'arco di Parma. Nominata da Cencio Camerario (1192), dall’anonimo di Torino (1320) e dal Signorili (1425), ebbe un collegio di terziarie francescane, approvato con Breve di Eugenio IV (Gabriele Condulmer - 1431-1447), la chiesa primitiva è quindi antecedente al 1017 e potrebbe risalire all’X secolo. Venne restaurata, se non rifabbricata, dal cardinale Scipione Lancellotti (1527-1598) e ristrutturata, nella sua forma attuale, nel 1610, dal cardinale Orazio Lancellotti (1571-1620). Essa fu parrocchia fino al 1824, e ftitolo cardinalizio dal tempo di Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte - 1550-1555), fino a Sisto V (Felice Peretti - 1585-1590), che ne fu l’ultimo titolare Accanto alla chiesa era la casa dell'officiante, sulla cui porta si leggeva: "Domenico Bartolo da Bagno Regio, rettore, fece per sé e successori nell'anno del Signore 1641". La piccola chiesa, affidata all'Arciconfraternita di Santa Margherita da Cortona, nel XVII secolo, fu poi comunemente indicata con questo nome. Nel ‘900, per la caduta del tetto, fu definitivamente abbandonata. Ne resta solo la facciata.
|