p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1

STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_di_San_Marco-Chiesa_di_S_Marco-Pronao (7)

D.O.M.
VANNOTIAE CATHANEAE CAESARE VALENTIAE IOANNE GANDIA(E)
IAFREDO SCYLATII ET LVCRETIA FERRARIAE DVCIBVS FILIIS NOBILI
PROBITATE INSIGNI RELLIGIONE EXIMIA PARI ET AETATE ET
PRVDENTIA OPTIME DE XENODOCHI(O) LATERANEN(SI), MERITAE
HYERONIMVS PICVS FIDEICOM(M)ISS(I). PROCVR(ATOR). EX T(ESTAMEN)TO POS.
VIX(IT) ANN(OS). LXXVI. MEN(SES). III. DIES XIII OBIIT ANNO MDXVIII
 XXVI NO(VEMBRIS).

A Dio Ottimo Massimo - A Vannozza Cattanei, celebre guida per i figli Cesare, duca di Valentines, Giovanni, duca di Gandia, Goffredo, duca di Squillace, Lucrezia, duchessa di Ferrara, insigne per onestà, esimia per religione, di pari età e saggezza, di ottimi meriti per l'ospedale Lateranense, Geronimo Pico, procuratore del fedecommesso, pose secondo disposizione del testamento. Visse anni 76, mesi 4, giorni 13, morì nell'anno 1518, 26 novembre.

Segue testo:

Intorno al 1460, la giovane ebbe modo di incontrare il cardinale Rodrigo Borgia (1431-1503), poi divenuto papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia - 1492-1503), che la prese come sua amante ufficiale. Come si conveniva all’epoca, il cardinale, per coprire almeno formalmente il suo legame con la Vannozza, le procurò consecutivamente quattro mariti:  Domenico d'ARIGNANO (+1475); Antonio da BRESCIA; Giorgio della CROCE (+1486) e Carlo CANALI (+1500).
Ciò nonostante, la Vannozza dette al Papa quattro figli: Giovanni BORGIA
(1474-1495), Duc de Gandía (c.1474-1497), César Borgia detto il Valentino, Lucrezia Borgia (1480-1519) e Goffredo Borgia (1481-1516).
Nel 1503, dopo la morte di Alessandro VI, di quella di due dei suoi figli: Giovanni (+1495) e Cesare (+1507) e di quella del suo ultimo marito Carlo Canali (+1500), la Vannozza ebbe modo di condurre una vita tornata normale. Come in un ripensamento spirituale, divenne devota e caritatevole verso i più deboli ed elargì aiuti consistenti a numerosi enti caritatevoli.
Alla sua morte, le associazioni riconoscenti le tributarono un funerale lussuosissimo in Santa Maria del Popolo, dove era già sepolto suo figlio Giovanni.
Nel 1594, Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini - 1592-1605), dopo una sua visita a Santa Maria del Popolo, emise un avviso nel quale si legge: “Sua Beatitudine martedì nel visitare la Chiesa del Popolo ordinò che si levasse la sepoltura della Madre del Valentino”. Il monumento funebre fu smantellato.
Nel 1948, durante un restauro della chiesa di San Marco, la lapide dedicatoria fu trovata tra le lastre del pavimento della chiesa, usata a rovescio. Fu restaurata e finalmente murata nel portico dove si trova tuttora.

Blutop