A Lucrezia Machiavelli fiorentina di stirpe patrizia donna eletta, del marchese Bernardino Naro coniuge amatissima, Fabrizio figlio e marchese dopo aver costruito il sepolcro addolorato rivolge queste parole:
Come il cane di Icario scolora per la furia del caldo o si disfa la rosa ferita dal freddo invernale, così tu vieni meno, logorata dal lavorio assiduo della febbre e perisce del tutto la stirpe che prima era stata splendore. o Lucrezia, con quanto gravi affanni tormentino la mia anima ahimé tu ch'eri stata luce, ora sarai lutto per me ah! mi ha ingannato la speranza che credeva in una lunga vita ciò che mi dava gioia è fuggito, rimane ciò che mi dà dolore
Visse anni 27 mesi 11 giorni 11 morì 6 idi di gennaio nell’anno della salvezza degli uomini 1638
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