Via della Gatta (R. IX – Pigna) (da piazza del Collegio Romano a via del Plebiscito)
La via prende il nome dalla gatta di marmo che è adesso murata all’angolo di palazzo Grazioli (Statuetta di gatto egizio, relitto dell’Iseo Campense [1]).
Coi disegni di Giacomo Della Porta (1533-1602), la famiglia Ercolani costruì un palazzo sui resti del “septaporticus” o del “diribitorium”. Alessandro Gottifredi (1595-1652), generale dei Gesuiti, ne prese possesso e lo restaurò tra il 1645 e il 1650, per suo proprio uso. Il palazzo fu poi dell’ex regina d’Etruria, Maria Luisa di Borbone-Spagna (1782-1824) e quindi della famiglia Grazioli-Lante [2].
All’area del palazzo Grazioli corrisponde l’ingresso monumentale al “Porticus Divorum” ornato da una grande fontana di 25 m. di diametro con una navicella al centro [3].
Dall’altro lato della piazza, nel sito oggi occupato dalla Questura, si vedeva il piccolo tempio di Vespasiano, .
La strada anticamente era chiamata “del Portico”.
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[1] ) Tempio dedicato alla divinità egiziana Iside.
[2] ) Il capostipite dei Grazioli, don Vincenzo (1770-1857), ai primi del sec. XIX impastava ancora farina. Egli fu nobilitato da Gregorio XVI (Mario Alberto Cappellari - 1831-1846) che gli conferì il titolo baronale con la tenuta di Castelporziano. Il figlio Pio, sposò l’ultima discendente dei Lante della Rovere.
[3] Il palazzo fu rimodernato nel 1646 e nel XIX sec..
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