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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_del_Collegio_Romano-Il_Collegio_omonimo (2)

Poi l’apertura di una “Scuola gratuita di grammatica, di umanità e di dottrina cristiana” (1551), lo portò sotto al Campidoglio, presso la chiesa di Giovanni in Mercatello (quella della quale si vede ancora l’abside a sinistra della scalinata dell’Ara Coeli).
Con l’introduzione “dell’insegnamento della Sacra Scrittura, Teologia e Filosofia”, nel 1552, il santo si spostò in alcuni locali del Palazzo Frangipane, a via del Gesù al n. 80, dietro l’abside di Santo Stefano del Cacco.
Poi, nel 1557, dopo la morte del Santo, la scuola si spostò in Piazza Comigliano (oggi Piazza del Collegio Romano), presso il Palazzo Salviati (ora demolito per creare la piazza attuale).
Ben presto, anche questa sistemazione si rivelò insufficiente ed il Preposito Generale P. Diego Lainez SJ (1558-1565) ottenne, con la mediazione di Pio IV (Giovanni Angelo Medici – 1559-1565), la donazione (1560) di un vasto gruppo di case, prospicente piazza del Collegio Romano e via di Sant’Ignazio, dalla marchesa Vittoria della Tolfa, nipote del Papa e vedova di Camillo Orsini (1488-1553). Qui si stava costruendo una nuova chiesa,  per una comunità di Clarisse, dedicata all’Annunziata che i Gesuiti si impegnarono a terminare, come chiesa del Collegio (la costruzione della chiesa di Sant’Ignazio, che sfrutterà quella dell’Annunziata come transetto della nuova chiesa, sarà decisa durante il regno di Gregorio XV (Alessandro Ludovisi – 1621-1623) .
I Gesuiti si trasferirono in quelle case ma, data la vetustà degli edifici e la scarsa funzionalità degli stessi, il Preposito Generale padre Claudio Acquaviva (1581-1615) convinse Gregorio XIII (Ugo Boncompagni – 1572-1585) a patrocinare l’opera di costruzione, ex novo, del Collegio Romano.
Furono necessari alcuni espropri di privati, cui Gregorio XIII contribuì, manu militari, per ottenere l’intero isolato compreso tra piazza del Collegio Romano e Piazza Sant’Ignazio.
Nel 1582 fu posta la prima pietra dal cardinale nipote Filippo Boncompagni (1548-1586) e, grazie al progetto e alla direzione del gesuita-architetto padre Giuseppe Valeriano (1526-1596), il collegio fu inaugurato nell’ottobre del 1584 (la lapide sul fronte del collegio porta la data del 1583), alla presenza di Gregorio XIII.
Tra il 1773, anno di dissoluzione dell´ordine dei Gesuiti (da Clemente XIV) ed il 1814 (data del loro ripristino da parte di Pio VII), il collegio fu gestito da preti secolari.
Nel 1870, il palazzo fu prima caserma dei Bersaglieri ed in seguito tornò ad essere un liceo che fu intitolato ad Ennio Quirino Visconti.

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