Nei primi decenni del XV secolo, durante il papato di Martino V (Oddone Colonna - 1417-1431) e di Eugenio IV (Gabriele Condulmer - 1431-1447), l’afflusso massiccio di funzionari, prelati e laici alla corte papale fanno della Confraternita un punto di riferimento nazionale. Si impone, quindi una prima ricostruzione della chiesa e dell’ospizio più grandi e paragonabili alle strutture nascenti di altre nazioni. I lavori si svolgono tra il 1431 e il 1449, ma già nel 1499 si ritenne insufficiente l’ampliamento e si operò per la costruzione di una seconda chiesa più ampia, sulla scorta di quanto era stato fatto, in particolare dalla nazione spagnola. I lavori di ricostruzione della nuova chiesa (1500-1523), già nella loro impostazione iniziale, danneggiarono pesantemente la casa-ospizio, alla sinistra della chiesa, su via di S. Maria dell´Anima, rendendola inagibile. A questo punto, nel 1508, Johannes Sander (1455-1544), notaio del tribunale della Sacra Rota, nativo di Nordhausen in Sassonia, finanzia i lavori di ricostruzione dell´ospizio, quale lo vediamo oggi. L’attuale facciata, con i graffiti, si deve ad un rifacimento del XIX secolo, sembra fedele alla primitiva. Durante i primi del ´900, le due finestre del piano terreno furono demolite per far posto ad una bottega, ma, poco dopo queste furono ripristinate. Il palazzo è attualmente proprietà del Pontificio Istituto Teutonico.
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