Fu vescovo di Tortosa (1523) poi di Utrecht (1529) grazie all’appoggio sia del Papa amico sia dell’imperatore Carlo V d’Asburgo (1519-1558), per aver assistito Clemente VII (Giulio Zanobi di Giuliano de’ Medici – 1523-1534) nella incoronazione di Carlo V a re d’Italia a Bologna (1530). Per riconoscenza verso il suo primo protettore contribuì all’erezione del monumento funebre di Adriano VI nel coro di Santa Maria dell’Anima. Guglielmo Enckenwoert morì nel 1534 e i suoi esecutori testamentari incaricarono lo scultore Giovanni Mangone da Caravaggio (fineXVsec.-1543) di erigere il monumento funebre del cardinale defunto che fu posto, in un primi momento, di fronte a quello di Adriano VI nel coro, poi (1575) fu spostato nell’abside ed, infine (1750) sulla controfacciata della chiesa dove lo troviamo oggi. (fonte: F. Federici e J. Garms, “Toms of illustrious italians at rome”:: Bollettino d’Arte, volume speciale, Roma 2010)
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