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Il primo a convertirsi, fu Elia Corcos, nel 1566, seguito dalla generazione successiva, sotto la guida di San Filippo Neri (1515-1595), con Lazzaro Corcos, nel 1581, che assunse il nuovo nome di Gregorio Boncompagni (+1611), in omaggio al Papa regnante Gregorio XIII (Ugo Boncompagni – 1572-1585) e dal padre di Lazzaro, Salomone, nel 1582, che prese il nome secolare del Papa, Ugo Boncompagni. Il palazzo fu costruito tra il 1572 e il 1585. La vicinanza della famiglia Corcos agli Oratoriani fu all’origine della posizione del palazzo edificato da Salomone (Ugo Boncompagni), subito dopo il suo battesimo, dietro l’oratorio dei Filippini, su piazza dell’Orologio (allora Piazza di Monte Giordano). Dal momento del matrimonio (1661) di Maddalena Boncompagni (+1704), figlia di Pietro Boncompagni (già Corcos), con Filippo Camerata dei Mazzoleni (1645-1714), figlio di Lorenzo, gli sposi, con i genitori di lui, ottennero, per contratto matrimoniale, di occupare il piano nobile del palazzo che, alla morte dei genitori di lei, passò ai Camerata dei Mazzoleni, famiglia di ricchi mercanti nelle città di Bergamo, Ancona e Jesi. Il palazzo non fu regolarmente abitato dai proprietari, ma normalmente affittato fino a tutto il XVIII secolo. Vi ebbe sede, tra gli altri, l’Accademia degli Infecondi, fondata nel 1613, ed estinta nel 1714. I coniugi Maddalena e Filippo Camerata dei Mazzoleni ebbero due figli, Lorenzo e Antonio (1667-1715), oltre a diverse figlie. Il figlio di Antonio, Filippo, sposò (1738) Virginia Passionei di Fossombrone (+1774), nipote del cardinale Domenico Passionei (1682-1761), da cui nacque il conte Antonio Camerata Passionei dei Mazzoleni (+1815) e suo fratello Pacifico (+1830) che, in un momento di crisi economica, mise in vendita (1820) il palazzo che fu acquistato da Giuseppe Ciampi, per 11.500 scudi. Il ramo dei Camarata Passionei dei Mazzoleni di estinse nel 1853, perché il figlio di Pacifico, Filippo (1805-1882) che sposò (1824) Napoleona Elisa Baciocchi (1806-1869) figlia del principe Felice (1762-1841) e della granduchessa di Toscana Elisa Napoleone (1777-1820), sorella di Napoleone I, ebbe un solo figlio, Napoleone Carlo Felice (1826-1853) che morì suicida a Parigi. La famiglia Ciampi rimase proprietaria dell’immobile per tutto il XIX secolo, mentre nel XX il palazzo passò più volte di mano fino all’acquisto (1929) da parte del conte Giuseppe Lanza Branciforte, conte di Mazzarino (1866-1949) che, a sua volta lo rivendette (1945) a Riccardo di Sangro (1889-1978) duca di Martina, marito della figlia Olivia Lanza di Mazzarino (1893-1970). Nel 1969, l’edificio fu acquisito da una società facente capo al principe Niccolò Boncompagni Ludovisi che appose il suo stemma sulla facciata del palazzo, la cui denominazione di “Palazzo Boncompagni” permane comunque legata alla conversione della famiglia Corcos. Il palazzo ospita oggi il Consiglio Nazionale degli Avvocati.
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