Gli subentrò Girolamo Baldini, scomparso nel 1808, il quale aveva lasciato in dote, per testamento, il secondo piano e il sottotetto alla figlia Clementina Baldini (+1818), per il suo matrimonio (1809) con Camillo Mazzetti (1783-1846), marchese di Pietralata, mentre il primo piano era dote della sorella Maria Vincenza, nel suo matrimonio con Camillo Loffari. Camillo Mazzetti, operò una politica di investimenti, dopo il 1832, tale che divenne proprietario esclusivo del palazzo e di quello limitrofo al n. 45. Alla morte di Camillo Mazzetti (+1846), gli eredi (Luisa, maritata con il conte Antonio Antonelli e Teresa, vedova di Cesare Paganini) vendettero tutto quanto era contenuto nelle proprietà, al fine di dare un reddito agli immobili, con il loro affitto. Nel 1937, la realizzazione di via Zanardelli comportò la demolizione dell’arco Nord di piazza Navona (da via dei Lorenesi alla via Agonale), al fine di realizzare una quinta monumentale alla nuova via, dal lato di piazza di Tor Sanguigna. Dal lato di piazza Navona, invece, furono conservate le antiche facciate e, in special modo quella del palazzetto Mazzetti che fu attribuita a Jacopo Barozzi (1507-1573) detto il Vignola, che ne aveva curato la facciata ed in cortile interno, probabilmente in un’epoca precedente ai de Nigris, al tempo della famiglia Gangalanti, nobile fiorentina fin dall’XI secolo, il cui stemma figura in una metopa e nei fregi del cortile.
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