Alla morte di quest’ultimo, il marchese Giovanni Battista Crispoldi (nobile di Bettona-Umbria) ereditò il palazzo e lo mantenne fino al 1831, quando lo cedette, in ragione della sua precaria situazione finanziaria, al suo amministratore, Giuseppe Simonetti, che aveva acquisito meriti di riconoscenza, avendo prestato al marchese somme senza interessi in precedenti periodi di difficoltà. Suo figlio, Pietro Simonetti lasciò il palazzo diviso in appartamenti per i suoi figli, alla sua morte nel 1882. Più tardi, il card. Luigi Serafini (1808-1894) acquistò il palazzo che, ai primi del XIX secolo passò ai suoi attuali proprietari, gli Scaretti.
|