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Via del Governo Vecchio
Palazzo del XVI sec. al n. 14

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Palazzo del XVI sec. al n. 14 - Facciata

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Palazzo del XVI sec. al n. 14 - Portone

La targa a Pietro Cossa, che al momento della foto era in restauro, è riprodotta nella foto seguente.

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Palazzo del XVI sec. al n. 14
Targa a Pietro Cossa

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Palazzo al n. 34

Questo palazzo, che conteneva due appartamenti con bottega, fu donato al “Venerabile Collegio Inglese” nel 1383 e dato in enfiteusi. L’enfiteusi si estinse “con la morte di Troiano Primo e poi Vincenzo di Valentini Romani”. Subito dopo, nel 1630, il palazzo fu affittato, il primo appartamento a “Pietro Spaglia Argentiero, per scudi novanta l’anno”, il secondo a “Giuambattista Pensio Argentiero, per scudi cinquanta l’anno”. Il Collegio vendette questa proprietà nel 1881.

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Palazzo del XVIII sec. al n. 91

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Palazzo del XVIII sec. al n. 91 - Portone

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Palazzo del XVIII sec. al n. 91 - Finestra

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Palazzo del XVIII sec. al n. 91 - Balcone

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Palazzo al n. 95

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Palazzo al n. 95 - Portone

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Palazzo al n. 101

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Palazzo del XVIII sec. al n. 115

Alfredo Rosati (1897-1988), ingegnere civile (alla Sapienza), ma soprattutto attore e autore di testi di teatro (diplomato all’accademia di Santa Cecilia) nacque e visse in questo palazzo, al piano nobile. Nel 1928, creò, nel salone dei ricevimenti di casa sua, un teatro privato, “il Teatro d’Arte Rosati”, dove, coadiuvato da diplomati della Regia Scuola di Recitazione Eleonora Duse, raggiunse fama nazionale ed internazionale per l’alto livello delle sue realizzazioni.
L’attività teatrale prese fine nel 1940, con lo scoppio della seconda guerra mondiale.

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Palazzo del XVIII sec. al n. 115 - Portone