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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza, Via e Passetto del Biscione (R. VI – Parione) (Nella Piazza, confinante con Campo de´ Fiori, convergono: Via del Biscione e il Passetto del Biscione; la Via: da piazza del Biscione a piazza Pollarola)

Il palazzo, detto dell’Apacata [1], da cui la via prese il nome, era stato edificato, nel 1450, dal cardinale Francesco Condulmer (1390-1453), nipote di  Eugenio  IV (Gabriele Condulmer 1431-1447). [2]

Fu, poi per molto tempo, la residenza delle personalità di passaggio a Roma : Caterina Sforza, gli ambasciatori francesi nel 1485, quelli spagnoli nel 1486, e, nel 1492, il futuro Leone X Giovanni de’ Medici ed altri.

Passò agli Orsini che lo ristrutturarono unendolo a loro precedenti proprietà limitrofe, e, quando la casata fu investita della contea di Anguillara [3], nel 1493, gli Orsini inquadrarono l’anguilla nel proprio stemma (chiamata “biscia” dai romani). La strada prese allora il nome di “Biscionedall’arma riprodotta sul palazzo [4].

Nel 1527 La Motte, nipote del Connestabile del Borbone, aveva fatto, di questo palazzo, il quartiere generale durante il sacco di Roma.

Nel 1864, fu qui rinvenuto l’Ercole di bronzo, copia dell’opera dello scultore Scopa, che oggi si trova nella rotonda del museo Vaticano, perché acquistato da Pio IX per 60.000 scudi [5]. Sulla base di peperino aveva inciso F.C.S. e siccome gli archeologi non si accordavano nell’interpretazione si questa abbreviazione, Pasquino la spiegò così: “Fate Congetture Sballate”. 

Sulla via del Biscione è l’Albergo del Sole che risale, almeno secondo i documenti, alla prima metà del Quattrocento.

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[1]              Apacara o Arpacata, appellativo dall’origine sconosciuta.

[2] )            La  facciata  posteriore ricurva, su via di Grottapinta, fa riconoscere il sito del teatro di Pompeo.

[3]              Anguillara prese il nome dalla “Villa Augularia” (perché a forma di angolo) di Rutilia Polla, che ne occupava il sito, e che fece parte della “Massa Careia” (zona etrusca indicata da Frontino sulla via Clodia). Rutilia Polla, una ricca patrizia romana, allevava pesce di lago per i bisogni del mercato di Roma.

[4]               Un cronista del 1847 dice invece che questo nome le è venuto “da una grande biscia rappresentante il serpente infernale, che era dipinto sotto l’immagine di una Madonna nella parete di un muro di questa strada”, che era stata tolta nell’anno 1844.

[5]               Il palazzo era, in quel momento dei Righetti.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Piazza del Biscione
- Via del Biscione
- Passetto del Biscione

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