Al tempo di Gregorio VII, presule benefico, l’esimio presbitero Benedetto, uomo preclaro per i suoi costumi, rinnovò dai fondamenti questa chiesa, che una volta consacrato cardinale fece conscrare al tempo del medesimo santo papa, il settimo giorno del mese di augusto, proprio alle calende, col nome del pastore e precursore Giovanni, per la croce e la veste di dio questo luogo deve considerarsi santo, al quale è associata parte della veste di San Giovanni (Evangelista) martire e di Stefano, protomartire degno del nome di papa e di papa Felice secondo per tale onore ed anche di Ermete Felice, martire e prefetto di Roma, e di Tranquillino, Marco e Mercelliano.
Questo luogo è celebre per le reliquie di costoro. Di molti di loro potremmo qui dire i nomi, se ci fosse spazio su questa lapide, quanto a noi per i loro meriti cerchiamo di ritornare all’alto dei cieli.
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