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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza di S Maria Maggiore - Tomba cardinale Federico Cesi - 1500-1565_01

D        O        M
FEDERICO CAESIO S  R  E  EPISC CARD PORTVEN
QVI HOC SACELLVM ET ALTERVM IN AEDE
BEATAE MARIAE PACIS AC TEMPLVM DIVAE
CATHERINAE VIRGINVM MISERABILIVM
FVNDAVIT ET DONAVIT
ANGELVS CAESIVS PATRVO OPTIMO POSVIT
VIXIT ANN LXIIII MENS SEX DIES XXVII
OBIIT V KAL FEBR ANN SAL MDLXV

Segue testo:

Ottenere una diocesi con i suoi benefici per mutarla, dopo pochi mesi, con un’altra più “vantaggiosa” lo portarono: da Todi (1523) a Cervia (1545), da Caserta (1549) a Volturara e Montecorvino (1550), da Cremona (1551) a Palestrina (1560), per arrivare, in fine a quella, la più importante, di Porto (1564). Inutile dire che il cumulo di questi benefici e di quelli derivanti dal governo centrale portarono il cardinale ad arricchire sé stesso e tutta la sua famiglia. Federico Cesi fu creato cardinale da papa Paolo III (Alessandro Farnese – 1534-1549) nel 1544. L’apprezzamento dei suoi contemporanei venne espresso, più che per le sue ricchezze, per la serietà ed il rigore del suo carattere e per la magnanimità delle sue azioni. Fu soprattutto ammirato per la sua collezione di statue antiche e per le realizzazioni artistiche da lui promosse. Alla sua morte, il nipote, vescovo Angelo Cesi (1530-1606), promosse il suo monumento funebre ad opera di Guidetto Guidetti (+1564), terminato da Giacomo della Porta (1532-1602), mentre la figura del cardinale disteso è attribuita a Guglielmo della Porta (c.1515-1577).

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