La sua carriera si sviluppò, dopo la morte di Leone X, soprattutto con papa Clemente VII (Giulio Zanobi di Giuliano de’ Medici – 1523-1534) con il quale condivise la tragedia del Sacco di Roma (1527). Fu prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica e canonico di Santa Maria Maggiore e di San Pietro. Durante il Sacco di Roma perse ogni suo bene e fu suo fratello Federico a provvedere per il suo monumento funebre che fu posto nella cappella di famiglia in Santa Maria Maggiore. Nella cappella si vedono ancora oggi i due monumenti speculari dei due fratelli cardinali, concepiti da Guidetto Guidetti (+1564), e terminati da Giacomo della Porta (1532-1602), mentre le figure distese dei due defunti sono opera di Guglielmo della Porta (1515-1577). (fonte: F. Federici e J. Garms, “Toms of illustrious italians at rome”:: Bollettino d’Arte, volume speciale, Roma 2010)
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