Alla morte di Imperia (1512), questa aveva predisposto per testamento di essere sepolta nella chiesa di San Gregorio. Infatti, dopo aver ricevuto i sacramenti dallo stesso papa Giulio II (Giulio Della Rovere – 1503-1513), le fu celebrato un funerale solenne in S. Gregorio, a cui partecipò il grande banchiere, attorniato da gran parte della nobiltà romana. Con la morte di Agostino Chigi (1520), e la rapida scomparsa della sua banca e della sua impresa commerciale, anche il sepolcro della sua amante perse di importanza, tanto che, un secolo dopo, il Guidiccioni lo poté occupare, modificandolo, nella parte bassa, con l’inserimento della sua lunga lapide. Il sepolcro, che era posto inizialmente all’interno della chiesa, fu spostato nel 1835, in seguito alla ricostruzione della chiesa operata da Gregorio XVI (Cappellari – 1831-1846), che lo fece collocare dove si trova oggi.
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