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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via_Panisperna-Chiesa_di_San_Lorenzo (12)

Gli appellativi associati alla chiesa: “Formosum” e “Panisperna” non sono spiegabili che attraverso la tradizione orale o da supposizioni degli storici, ma non sono definibili con certezza.
Il significato più probabile da associare a “Formosum” è proposto dall´Armellini che lo riferisce alla forma del colle quale si presentava all´epoca della fondazione, mentre “Panisperna” ci sembra meglio definito da quanto avanzato da Benedetto Blasi (1795-1859), che propone il nome “Palisternum” con il significato di letto composto di pali di ferro, cioè fa riferimento alla graticola.
Il primo dato certo è che nel 1222 il papa Onorio III (Cencio Savelli - 1216-1227) consacrò la chiesa, cui era annesso un monastero di Benedettini, e l´altare maggiore.
Nel 1300, in occasione del Giubileo, la chiesa venne sottoposta alla giurisdizione di S. Giovanni in Laterano. Fortemente degradata, fu completamente ricostruita a navata unica (la precedente era a tre navate), con un livello più alto della precedente, a spese del cardinale Jacopo Colonna (1250-1318). La nuova chiesa venne consacrata nel 1300. In quella occasione i Benedettini lasciarono il convento che fu ristrutturato e, nel 1308 occupato dalle suore Clarisse, in provenienza da Santa Maria ai Monti.
Nel 1517, Leone X (Giovanni de´ Medici - 1513-1521) concesse alla chiesa “l´elargizione del sale gratuito” e la fece sede cardinalizia.
Al contrario, Pio IV (1559-1565) la incluse  nell´elenco delle chiese tassate in proporzione del reddito, segno che le suore Clarisse avevano ben sviluppato il patrimonio della chiesa di San Lorenzo a loro affidata.
Tra il 1565 e il 1574, il cardinale Guglielmo Sirleto (1514-1585), titolare della chiesa, ne promosse la ricostruzione, ciò che avvenne su progetto di Francesco da Volterra (1535-1594).
La nuova chiesa fu consacrata nel 1576. Nello stesso periodo venne edificato l´attiguo monastero ed il campanile.
Nel 1887, lo Stato Italiano espropriò tutto il complesso, ad eccezione della chiesa e destinò il monastero all´Istituto di Chimica dell´Università di Roma. [Nel 1934 l’Istituto lasciò il convento per la nuova sede della Sapienza, costruita su progetto di Pietro Aschieri (1889-1952)]. Le Clarisse si spostarono in via in Selci (n° 82°), dove dimorano tuttora, mantenendo il nome di “Monastero di S. Lorenzo in Panisperna”.
Nel 1893, con Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci – 1878-1903) il portale esterno fu dotato di una gradinata in travertino ed uno stemma di Leone XIII fu posto al centro dell´ingresso esterno.
La chiesa ha beneficiato di un ultimo restauro tra il 1996-97, mentre il monastero ospita uffici del Ministero dell´Interno.

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