Le Clarisse avevano allora ottenuto dai Gesuiti di edificarne un altro su un loro campo di vigne, sulla cima del colle Oppio, adiacente via Merulana. LŽunità dŽItalia aveva portato con se la soppressione delle Congregazioni Religiose ed il complesso, convento e chiesa, passa al Comune di Roma. Mary Elizabeth Bradhurst Field (1824-1897), ricca americana del mondo delle acciaierie d’oltre mare, e suo marito, acquistarono (1872), dal Comune di Roma, lŽintero convento delle Clarisse, che occupava buona parte del Colle Oppio. LŽacquisto faceva seguito al matrimonio (1870) della figlia Elizabeth Hickson Field (1846-1909) con il principe Salvatore di Brancaccio (1842-1924). Tra il 1879 e il 1886, lŽarchitetto Gaetano Koch (1849-1910) si occupò di risistemare lŽedificio già appartenuto alle Clarisse. LŽintraprendente Elisabeth senior, ingrandì il terreno con lŽacquisto (1877-78) del terreno comunale confinante, per concessione del sindaco Emanuele Ruspoli (1837-1899). LŽingrandimento del palazzo, verso San Giovanni in Laterano, viene affidato a Luca Carimini (1830-1890), che vi lavora fino al 1890, mentre i lavori avranno fine solo nel 1912. Nel 1916, viene inaugurato, nella parte estrema del palazzo, verso San Giovanni, il Teatro “Morgana”, progettato da Giueppe Sacconi (1854-1905) divenuto poi “Teatro Politeama Brancaccio” e quindi Cinema Brancaccio.
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