...papa Paolo III (Alessandro Farnese – 1534-1549), in una proporzione programmata di due terzi di ebrei ed un terzo di mussulmani (essenzialmente prigionieri nelle battaglie navali con i Saraceni). L’obiettivo era quello di portare i neofiti al sacerdozio perché questi propagassero la religione cattolica nei loro paesi d´origine. Nel 1562, le donne neofite, destinate a prendere il velo, furono affidate al già convento di San Basilio, sul Tempio di Marte Ultore (ai fori imperiali), poi affidato (1562) alle suore dell´Annunziata e divenuto il Monastero dell´Annunziatella. Nel 1577, Gregorio XIII (Ugo Boncompagni – 1572-1585) aveva riunito gli adolescenti neofiti presso il Quirinale, i quali erano reclutati anche con battesimi “forzati” e sottratti ai genitori. Nel 1635 il cardinale Antonio Barberini il vecchio (1569-1646), fratello di Urbano VIII (Maffeo Barberini – 1623-1644), aveva acquistato un terreno tra la chiesa, in costruzione (inizio lavori 1580), di S. Maria ai Monti e la chiesa-oratorio di S. Salvatore in Suburra, per la costruzione di un Collegio per Neofiti e Convertendi. Ne affidò il progetto a Gaspare de Vecchi (?-1643) e, nel 1637, a lavori terminati, i neofiti di Roma poterono riunirsi nel nuovo collegio, ad eccezione delle donne che rimasero presso il Monastero dell´Annunziatella. Nel 1676, Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi – 1676-1689) fece costruire, sullo stesso terreno alle spalle del conservatorio maschile, un edificio, con ingresso su via dei Neofiti, per le donne catecumene e neofite. Questo conservatorio ebbe il suo oratorio nella preesistente chiesa-oratorio di S. Giovanni Battista (angolo via Baccina, Via dei Neofiti, ancora esistente) che fu dedicato a Maria Vergine Addolorata, con la direzione del collegio femminile affidato alle suore dell´Annunziatella”. Nel 1728, fu consacrata la chiesa di Santa Maria ai Monti che era parte integrante del collegio, mentre il servizio di parrocchia era svolto dalla chiesa-oratorio di San Salvatore in Suburra, il cui parroco era anche preside del collegio. Nel 1824, la parrocchia passò a S. Maria ai Monti, il cui parroco assunse gli incarichi e le funzioni del parroco di S. Salvatore, chiesa che divenne l´Oratorio del collegio maschile. Nel 1798, i francesi, occupanti Roma, avevano chiuso il Collegio dei Neofiti, ma questo continuò a funzionare anche dopo la presa di Roma del 1870. Infatti la sua chiusura ufficiale risale solo al 1886. Nel 1898-1899, il collegio fu restaurato. Oggi ospita servizi della facoltà di Architettura di Roma III.
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