Fu riedificato nel 1564 e restaurato nel 1625. Nel 1634, alla fine dei lavori (1634) per la costruzione del Collegio dei Neofiti, tra la chiesa di S. Maria ai Monti e l’Oratorio di S. Salvatore in Suburra, conversero nel nuovo collegio le preesistenti organizzazioni di neofiti e Convertendi: Quella degli adulti, fondata da Paolo III (Alessandro Farnese – 1534-1549) nel 1542, presso la chiesa di San Giovanni in Mercatello, al Campidoglio, e quella dei neofiti adolescenti, fondata da Gregorio XIII nel 1577, presso la chiesa di S. Chiara (Casa di S. Caterina da Siena), dietro il Pantheon. [Le Neoconvertende, invece, erano tenute nella chiesa e convento posti sul Tempio di Marte Ultore (ai fori imperiali) dalle suore dell’Annunziata, che avevano ottenuto, nel XVII secolo, l’uso dell’Oratorio di San Giovanni Battista (vedi via Baccina – Monti), in Via Baccina, angolo via dei Neofiti, ridedicandolo alla Beata Vergine Addolorata.] Nel 1634, l’Oratorio fu concesso ad uso della Confraternita de Catecumeni da Urbano VIII (Maffeo Barberini – 1623-1644). Nella chiesetta di San Salvatore ai Monti era stata fondata, nel 1640, l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima della Neve, con la protezione del cardinale (1627) Antonio Barberini (1607-1671), nipote del regnante Urbano VIII (Maffeo Vincenzo Barberini -1623-1644). L’arciconfraternita vi rimase fino al 1815, quando si spostò, per volere di Pio VII (Barnaba Niccolò Chiaramonti – 1800-1823), nella chiesa di Sant’Andrea de Portogallo che era rimasta abbandonata dall’occupazione francese del 1798 (vedi album di via della Madonna de´ Monti - Monti). Nel 1762, l’Oratorio di S. Salvatore in Suburra fu ristrutturato da Antonio Asprucci (1723-1808). Nel 1803, fu aggiunto il campanile a vela. Nel 1904, è stato effettuato un restauro statico dell’edificio. Nel 2013 stato concesso al Patriarcato Georgiano di rito ortodosso.
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