Nel XVII secolo, era già profanata e convertita in casa, ma il campanile era ancora visibile ed un’immagine del Salvatore era stata posta sulla facciata della casa. Tracce scomparse dopo i restauri del XIX secolo. Il palazzo ha, però, mantenuto in nome del proprietario scolpito sulla porta d’ingresso che portava e porta ancora scritto il nome di “Achille Veniero”.. La chiesa, chiamata “Miliciarum” dal Camerario (1193-1216) e "de Militiis” dall’Anonimo di Torino (XIV sec.), doveva stare precisamente al n.17 dell’attuale Salita. Nelle cantine d’una casa annessa, sono stati rinvenuti, nel XIX secolo, avanzi di un’opera giudicata romana e, sopra, tracce di un’antica chiesa, con pitture accompagnate da epigrafi votive, che sembravano del secolo X, ovvero dell’XI. Annesso alla chiesa era un orticello, dove nel secolo XV si rinvenne un’iscrizione dedicata alla “Fortuna santa”.
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