Nel 1219, San Domenico di Guzman (1170-1221) portò l’icona di San Luca dalla chiesa di Santa Maria in Tempulo (adiacente la basilica di San Pietro costantiniana) a quella di San Sisto Vecchio (dedicata a Sisto II), sull’Appia antica, dove San Domenico riformava le suore del suo ordine, su richiesta di papa Onorio III (1216-1227). La storia, fino a questo momento, è narrata sulla lapide, del 1575, riprodotta e tradotta qui sotto. Nel 1575 le suore domenicane lasciarono il monastero di San Sisto vecchio per quello di San Domenico e Sisto (in cima alla salita del Grillo), da dove si trasferirono nel loro nuovo convento sul Monte Mario, portando con loro l’icona della Madonna di San Luca, nel 1931. L’icona, che non è la sola a Roma attribuita all’evangelista Luca, ha la particolarità di essere dipinta sulle due facciate (tipico delle icone destinate ai conventi di clausura perché potevano essere viste dal lato della chiesa e dal lato della clausura) e di riprodurre l’immagine della Madonna senza il Bambino e priva di aureola. La Madonna, con una mano sul seno, tiene l’altra che intercede per coloro che Le si rivolgono.
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