Negli anni venti, era stata una simpatizzante della prima ora del regime fascista a Milano e aveva anche scritto un libro che esaltava la figura del Duce, “La reincarnazione di Cesare”. A Roma, con l’appoggio di alcuni alti prelati, aveva creato una rete di Cooperative “benefiche” i cui proventi finivano nelle sue tasche. Via del Cardello n. 23 ne era la Sede. Nel 1946, aveva comprato una fattoria sul Monte Vaso dove ospitava un “Centro per l'infanzia abbandonata” dove gli “ospiti”, in un regime quasi carcerario, venivano sfruttati per adempiere alle faccende agricole. Nel 1954, fu arrestata dai Carabinieri e rinviata a giudizio, ma il tribunale la assolse il 10 dicembre 1954.
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