Una bolla di Alessandro III (Ronaldo Bandinelli – 1159-1181), del 1160, conferma quella di Pasquale II. Nella chiesa esiste un pozzo nel quale, si dice, sia stato conservato il corpo di San Pantaleo, quando fu trasportato a Roma da Nicodemia (Grecia). La chiesa è officiata, dagli inizi, dai padri Basiliani di Grottaferrata (San Nilo), fino al 1635, ed, in seguito, fino alla sconsacrazione, dal clero secolare. Nel 1587, dopo la demolizione della vicina chiesa di “San Biagio de Ascesa”, risalente al IV secolo, la nostra chiesa assunse il titolo di “San Biagio ai Monti”. Durante il regno di Clemente XII (Corsini – 1730-1740), la chiesa fu affidata allŽArciconfraternita della Dottrina Cristiana, mentre nel 1748, Benedetto XIV (Lambertini – 1740-1758) lŽaffidò allŽArciconfraternita della Beata Vergine del Buon Consiglio. Da questo momento la chiesa assunse il nome di “Santa Maria del Buon Consiglio” e, in questa occasione, fu radicalmente restaurata e resa come si presenta oggi. Dal 1988 vi opera lŽAssociazione Comboniana del Servizio Emigrati (ACSE).
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