Via della Missione (R. III – Colonna) (da Piazza di Monte Citorio a Piazza del Parlamento)
Dalla chiesa (scomparsa) della SS.Trinità detta della Missione dall'omonima Congregazione[1] eretta a Parigi nel 1624, approvata da Urbano VIII nel 1632 e confermata nel 1655 da Alessandro VII. La chiesa fu lì edificata per i sacerdoti della Congregazione circa il 1642 dalla duchessa Maria de Vignard di Auguillon. Riedificata fu consacrata di nuovo il 14 luglio 1743. Altri restauri furono fatti da Gregorio XVI nel 1845-6 e dice il diarista Pila "li 19 luglio (1846), domenica, N.S. (Pio IX) andò alla chiesa della Missione a Montecitorio e nel ritorno a piazza Colonna furono staccati i cavalli dalla carrozza e tirata dal popolo, preceduto da una bandiera, fino al Quirinale, ove N.S. dalla loggia diede la benedizione".
La strada, anzi tutta la località, era chiamata "ai Cecchini"[2] per gl'immobili che questa famiglia vi aveva. In un suo giardino stava da molto tempo una colonna di "un sol pezzo di granito egizio, di sei piedi di diametro e 57,5 di altezza". Nel 1704 Clemente XI la fece trasportare ed alzare dov'è adesso l'obelisco[3] solare di Augusto mentre la colonna suddetta è stata portata nel cortile della Pigna in Vaticano.
Fra il convento e la chiesa della Missione ed il palazzo di Montecitorio fu l' "Utrinum Antoniniorum" dove fu arso il cadavere di Antonino Pio (138-61).[4]
Negli scavi fatti per le fondamenta di una casa, fu rinvenuta nel 1777 un´altra colonna, che, dopo essere stata trasportata nel palazzo, scomparso allorché fu costruita per il Parlamento l'aula Comotto, fu in seguito accantonata nel largo di via della Missione.
Fu Pio IX che la tolse di lì; si legge in data 27 dicembre 1854: "In questi giorni è principiato il trasporto della colonna che giaceva da tanti anni nel cortile di Montecitorio e che ora si deve innalzare a Piazza di Spagna" ed in data 30: "La colonna giunta al destino, è stata collocata nella cosiddetta Piazza Mignanelli, ove subirà gli opportuni restauri".
Ed infatti la colonna fu alzata[5] per commemorare la proclamazione fatta da Pio IX l'8 dicembre 1854, del dogma dell'Immacolata Concezione.
Per via della Missione avvenne nel 1847 l'attentato contro il colonnello dei gendarmi pontifici cav. Filippo Nardoni, specialmente addetto alla polizia politica.
Pasquino nel darne i dati segnaletici così terminava la sua poesia:
"... E pur dal petto al traditor spione Pende una croce, esposta all'altrui scherno Croce di Cristo? Ah no! Del rio ladrone Degno di croce per i merti sui Era il Nardoni, ma appender si doveva Esso alla croce, non la croce a lui".
E quando Monsignor Marini fu creato cardinale disse Pasquino:
"O Pio, che dirà Roma, che mai dirà lo Stato, Se dal tuo primo parto un tristo mulo è nato? Che se a te basta il pianto per decorar bricconi Appaga i voti nostri: fa cardinal Nardoni".
E poiché invece Pio IX lo liquidò, nella sua gioia Pasquino, così terminava un sonetto:
"... dice che er re de Napoli j'ha scritto Come quarmente j'è mancato er boia E, a provà, vo pijaccelo in affitto. Se vedeva a la faccia ch'era nato pe' sto mestiere quella gioia; Qui a Roma a fà lo sbirro era spregato".
In via della Missione nel 1873 vi furono poste la prima scuola normale femminile, ed inaugurata da Quintino Sella il 30 marzo 1878 e l'Associazione della Stampa Periodica Italiana fondata nel 1877 presso la Società Geografica Italiana.
Oggi per la strada, demolita quasi tutta per la costruzione ed il livellamento del palazzo roseo del Parlamento, non son rimasti che pochi metri, che danno accesso all'ingresso secondario, preferito dai deputati che non vogliono... seccatori.
Vi fu attentato al capo dei comunisti Palmiro Togliatti nel 1948.
[1] ) Congregazione dei Preti della Missione (vincenziani - lazzaristi – sacerdoti di San Lazzaro) istituita il 17 aprile 1625 da San Vincenzo di Paola.
[2] ) Di questa famiglia è già parola nel 1359. Un ramo di essa si stabilì in Trastevere gli ultimi anni di quel secolo.
[3] ) Effettivamente l’obelisco è di Psammetico II (594-589 a.C.) della XXVI dinastia, già eretto in Eliopoli fu fatto trasportare a Roma da Augusto, dopo la conquista dell’Egitto (30 a.C.), per servire da gnomone della meridiana da lui costruita al Campo Marzio.
[4] ) Dagli scavi è accertata la presenza ed il posto della colonna di Antonino Pio (138-61) e dell’Utrinum[4] degli Antonini, dove vennero cremati i membri di quella famiglia. I suoi frammenti, ai primi del XVIII sec., furono scoperti nel giardino della casa della missione e la base fa da piede alla Pigna in Vaticano (ora non più).
[5] ) Mentre si scavava per le sue fondamenta fu trovata una testa colossale di Vulcano, scultura greca, e una colonna scolpita con fusto lavorato a squame. L’erma venne acquistata da Pio IX per 300 scudi e trasportata al museo Chiaromonte (1854). Sotto il palazzo Mignanelli, in altri scavi, muri in reticolato e un bel criptoportico che andava verso la via Gregoriana. Quando Pio IX inaugurò la suddetta colonna, dopo la cerimonia, impartì dal balcone del palazzo dell’ambasciata di Spagna, l’apostolica benedizione. Fu allora che, in omaggio al pontefice, l’ambasciatore fece demolire il balcone.
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