Via degli Uffici del Vicario (R. III – Colonna; R. IV - Campo Marzio; R. VIII - Sant’Eustachio) (da Piazza di Monte Citorio a Piazza Campo Marzio)
"Danno il nome alla strada gli uffici dell'Eminentissimo Cardinale Vicario qui situati, a destra di chi da Campo Marzio si conduce verso Monte Citorio" (Rufini - 1847).
La strada fu anche chiamata "de Notari” e cambiò nome quando vi fu trasferito il tribunale del Vicariato. Gli arrestati venivano provvisoriamente custoditi in un corpo di guardia situato nel vicolo, chiamato perciò della Guardiola [1].
Nel tratto fra questa via è quella degli Uffici del Vicariato v’era un convento di Suore Terziarie Francescane che educarono Beatrice Cenci. Sopra i libri dei loro conti si legge: "a dì 9 di giugno 1584, sono venute a stare nel nostro Monastero le doi figliole del signor Francesco Cenci, una la Sign. Antonina e la sign. Beatrice, e simo pagate per tutto giugno". Beatrice era nata il 12 febbraio 1577 e rimase in convento fino a tutto il settembre 1592.
Di questo monastero si ha notizia così dal Terribilini (XVIII sec.) "Ho saputo che dove ora è il cortile de’ Paperozzi, presso Montecitorio nella strada de’ Notari, passata la Guardiola dei birri e quella dei Cursori, a destra al primo portone, ivi era il claustro del monastero delle monache di Santa Croce trasferite a San Bernardino sotto Innocenzo XII (1691-700) che vi pose i notari".
Una notizia contenuta fra i “Decreti a voce” nell’Archivio Vaticano dice che Urbano VIII (Maffeo Barberini - 1623-1644) nel febbraio del 1632: "... ordina che sia licenza a Maria Paleologa, di nazione greca, di potere entrare nel monastero della Santa Croce di Montecitorio, vestendo con abito di saia beretina conforme all'uso delle monache, mentre promette e si obbliga di starci sempre et vivere con quella modestia che si conviene et faccia al monastero donazione che ha offerto di 500 scudi".
Della Chiesa, chiamata Santa Croce a Montecitorio, si sa solo che fu restaurata dal papa San Pio V (Antonio Michele Ghislieri - 1566-1572), che era piccolissima e che le suore dell’ordine francescano, che la custodivano, erano molto povere . Avanzi del piccolo tempio restano entro la casa di proprietà Sarmiento nella via degli Uffici del Vicario al n. 49 [2].
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[1] Vedi “Vicolo della Guardiola” (Colonna).
[2] Altri resti delle strutture della chiesa sono ancora visibili al n. 30 di via degli Uffici del Vicario (da: Roma, Le Chiese scomparse di Ferruccio Lombardi - Fratelli Palombi Editore - 1996)
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