La sua modella sembra lo avesse infettato della “mauvaise maladie”, o perlomeno questo credeva il nostro pittore, tanto che fu accusato di averla uccisa dando fuoco ad uno straccio, imbevuto di benzina che le aveva infilato in bocca. Il pittore non fu condannato per “mancanza di prove”, ma dovette allontanarsi da Roma. Durante la sua assenza, aveva incaricato un amico di seguire la Mariuccia e di farla istruire a sue spese. Risulta infatti la frequentazione di Maria Falcucci del venerando Conservatorio Pio detto delle “Pericolanti”. Rientrato a Roma, nel 1828, va ad abitare con Mariuccia, “aux yeux de gazelle”, in via di S. Isidoro 108, lungo la scalinata che scende a via Veneto. Conducendo sempre una vita scapestrata, contrae un’infiammazione polmonare che lo porta alla morte. Tre mesi prima, aveva sposato Mariuccia, convertendosi al Cattolicesimo.
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