come è scritto sulle quattro facciate sotto il cornicione. Questo titolo derivò da un altro centro commerciale, precedente a questo, il grande emporio milanese di nome, appunto “Aux villes d’Italie” di proprietà dei Fratelli Bocconi, commercianti, che lo avevano costruito, a Milano, nel 1879. Con l’unità d’Italia i Fratelli Bocconi vollero espandersi nelle città più importanti dell’Italia umbertina, per fini commerciali, ed erano presenti già a Palermo, Genova, Torino e Napoli. Per il grande magazzino romano indissero un concorso internazionale che premiò il progetto del romano Giulio de Angelis (1845-1906), per la parte architettonica e del Castelplanese (Ancona) Sante Bucciarelli per la parte tecnica. Il progetto prevedeva un palazzo di stile “liberty”, con uno spazio centrale libero sul quale si affacciavano i ballatoi, dove era organizzata l’esposizione e la vendita delle merci su cinque piani. La struttura con pilastri e archi in ghisa riflette le tecniche d’avanguardia dell’epoca quali saranno applicate anche alla “Tour Eiffel” che è del 1889. I lavori iniziarono il 15 dicembre 1885 ad opera dell’impresa Mora e Bossi e la sua inaugurazione fu nel dicembre del 1887. L’invito, formulato sui giornali romani era così concepito: “Sabato sera 10 dicembre 1887, alle ore 8 - Inaugurazione - (con invito) - del Palazzo Industriale - Alle Città d’Italia - Fratelli Bocconi // Domenica 11, dalle ore 12 alle 13 e dalle ore 6 alle 9 pomeridiane - Visita libera al pubblico - all’interno del Palazzo // Lunedì 12 - Inaugurazione della vendita”. La visita anticipata del re Umberto I (1878-1900) confermò l’importanza che si dava all’opera, poi, nei giorni stabiliti, la visita del pubblico e l’inizio delle vendite per le quali convenirono migliaia di persone. Nel 1917, Gabriele D’Annunzio (1863-1938) ne suggerì il nome “Rinascente” (per la somma di 5.000 lire) e nello stesso anno, dopo un incendio che lo aveva danneggiato, i lavori di restauro inclusero l’aggiunta del piano attico. Nel 1920, su disegni dell’architetto Pio Piacentini (1846-1928), vengono aggiunte le pensiline agli ingressi.
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