Nel 1667, il padre Giuseppe Paglia (c.1616-1683), domenicano (lo stesso che aveva collaborato con Lorenzo Bernini per il monumento dell’elefante, in piazza della Minerva – vedi), promosse, per la comunità agostiniana dei Recolletti, la costruzione di una grande chiesa di cui, essendo architetto, fornì la distribuzione degli interni. I lavori, a meno della facciata, terminarono nel 1678 e, per l’occasione, la chiesa fu dedicata a Sant’Ildefonso (607-667) e a San Tommaso da Villanova (1486-1555). La chiesa, a navata unica, ha un presbiterio rettangolare e quattro cappelle laterali. La facciata, tardo barocca, è a due piani e fu realizzata da Francesco Ferrari (attivo a Roma nella prima metà del XVIII secolo), nel 1725. I Recolletti che furono allontanati dal complesso tra il 1809 e il 1814, durante l’occupazione di Roma della Francia napoleonica, hanno fatto del monastero in via Sistina la loro sede romana, dove hanno aperto il Collegio Teologico Internazionale Sant’Ildefonso.
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