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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via_del_Babuino-Chiesa_di_S_Maria_dei_Miracoli (5)

Il suo nome origina da una immagine detta “della Madonna dei Miracoli”, nel ricordo di un miracolo che questa immagine, collocata in una edicola, ai bordi del Tevere, fece, sollecitata da una madre, salvandone un figlio dall’annegamento.
Fu costruita una cappella sul posto, vicino a San Giacomo degli Incurabili, che ne percepiva i proventi in favore dell’ospedale (1525). Le continue inondazioni del Tevere, consigliarono il rifugio dell’immagine nella chiesa di San Giacomo (1590), lasciandone una copia nella cappella sul Tevere.
Alessandro VII (Fabio Chigi – 1655-1667), nel quadro della sistemazione di Piazza del Popolo, volendo costruire (1661) due chiese gemelle che marcassero l’ingresso su via del Corso, che avessero la stessa funzione che le due piramidi avevano avuto in epoca imperiale, sulla via Flaminia, stabilì che la chiesa tra via Ripetta e via del Corso, potesse sostituire la cappella sul Tevere e essere dedicata alla Madonna dei Miracoli.
La, dove si era prevista la costruzione della chiesa dei Miracoli, era una cappella, dedicata a Sant’Orsola, appartenente all’Ordine delle Orsoline, che, per il ritardo con il quale si iniziò a costruire la nuova chiesa, resistette ancora fino al 1675.
L’edificazione delle due chiese, volute da Alessandro VII, iniziò con quella di Santa Maria in Montesanto, nel 1662, per attendere, dopo la morte di quel pontefice, ancora 17 anni per vedere iniziare i lavori della seconda che durarono dal 1675 al 1679.
Il cardinale Girolamo Gastaldi (1616-1685) patrocinò la costruzione delle due chiese, raccogliendo fondi per la loro costruzione.
Carlo Rainaldi (1611-1691) fu incaricato dell’opera e vi attese fino al 1677, per essere sostituito da Carlo Fontana (1634-1714) che la terminò, nel 1679. La chiesa fu consacrata, nel 1681.
L’ufficio religioso della chiesa fu affidato, nel 1793, alla Confraternita del Santissimo Sacramento, legata alla chiesa di Santa Maria in Via ed avente l’oratorio in Piazza Poli (vedi Piazza Poli - Trevi) e nel 1856 all'Arciconfraternita di San Gregorio Taumaturgo, in provenienza dalla chiesa di Santa Chiara, nel rione Sant’Eustachio.
Dal 1915 la chiesa è officiata dai preti del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram, che in precedenza occupavano la Chiesa dei Santi Angeli Custodi al Tritone, ora scomparsa.
La chiesa gemella di Santa Maria in Montesanto è anche chiamata “la chiesa degli Artisti” perché ospita, dal 1953, la “Messa degli Artisti”.
Il movimento degli Artisti, di confessione cattolica, nacque nel 1941 per opera di padre Ennio Francia (1904-1995), critico e storico dell’arte.

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