Alla nascita di Agostino, Maria Flaminia morì durante il parto all’età di venti anni. Questa morte inattesa portò allo sconforto di Sigismondo che dette incarico a Paolo Posi (1708-1776) di disegnare e realizzare un monumento funebre per la moglie da collocarsi accanto alla cappella Chigi in Santa Maria del Popolo. Esso è formato da una quercia di bronzo radicata fra tre monti (stemma Chigi) sopra i cui rami si spiega un ampio drappo di rosso antico, con frange di metallo dorato. Il ritratto della defunta, in un medaglione retto da due putti alati, circondato di stelle e sormontato da un’aquila, è posto al centro del drappo sul quale è incisa la dedica. Sulla base, a destra di chi guarda, si osserva un vaso in cui ardono profumi e, a sinistra, un bellissimo leone di marmo bianco col capo alzato verso l’aquila (leone ed aquila alludono al blasone Odescalchi). Paolo Posi chiamò diversi artisti per la realizzazione dell’opera tra cui: Agostino Penna (1730-1800) che realizzò i due putti, il medaglione ed il drappo di rosso antico; Francesco Antonio Franzoni (1734-1818) scolpì il leone, l’aquila, i tre monti alla base del monumento ed il vaso a profumi e Bartolomeo Boroni (1703 -1787) realizzò la quercia in bronzo, le frange del drappo e la cornice stellata del medaglione.
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