L’Università Pontificia aprì le sue porte, ma, nel 1876, il Ministro dell’Istruzione Pubblica (1874 - 1876), Ruggero Bonghi (1826-1895) ne decretò la chiusura. A palazzo Altemps, l’attività didattica fu trasformata (1879) in quella di un istituto fisico-matematico, chiamato l’Istituto Tecnico Francesco Saverio De Merode, conforme alla legge italiana (legge del ministro dell’istruzione Gabrio Casati del 13 novembre 1859, n. 3725 del Regno di Sardegna) che rimase a palazzo Altemps fino al 1903. In quell’anno l’Istituto si trasferì in via Alibert, in un edificio scolastico fatto costruire da Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci – 1878-1903) che aveva incaricato (1899) dell’opera l’architetto Tullio Passerelli (1869-1941). Il nuovo edificio in via Alibert era confinante con quello del Collegio San Giuseppe sulla Salita di San Sebastianello e, nel 1927, fu possibile unificare la gestione dell’Istituto e del Collegio affidandone la gestione ai Fratelli delle Scuole Cristiane che, fino ad allora avevano fondato e gestito il Collegio di San Giuseppe (vedi Via di San Sebastianello – Campo Marzio).
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