Nel 1590, lo acquista il card. Pedro de Deza (1520-1600) che lo ampliò servendosi dell´opera di Martino Longhi il vecchio (1534-1591). Nel 1596 lo acquistò il card. Camillo Borghese (1522-1621) (dal 1605 Paolo V) che lo ampliò, ad opera dell’architetto Flaminio Ponzio (1560-1613), fino a via Ripetta (il palazzo è chiamato da allora: il Cembalo Borghese). I lavori terminarono nel 1614. Alla sua elezione al soglio (1605), lo cedette alla famiglia che continuò il suo ampliamento e abbellimento con Carlo Maderno (1556-1629), Giovanni Vasanzio (1550-1621) e, dopo il 1670, con Carlo Rainaldi (1611-1691), cui si deve la facciata su piazza Borghese, lo sbocco su via Ripetta (la tastiera del cembalo) e il giardino pensile a forma di ventaglio. Il palazzo è ancora proprietà dei Borghese.
|