L’Arciconfraternita dei Muratori e dei Falegnami assicurava aiuto spirituale ai confratelli, essenzialmente lombardi, che abitavano nella zona, ed anche un aiuto materiale con l’assistenza ai malati, alle vedove ed agli orfani dei sodali defunti. La chiesa, che, all’inizio, aveva il suo asse principale parallelo al Tevere e la cui facciata dava sul Porto di Ripetta (vedi pianta del Bufalini - 1551), fu ricostruita, nel 1599, con l’oratorio, questa volta con asse perpendicolare al fiume e a navata unica più larga che lunga (forse perché la nuova costruzione era stata fondata sul perimetro della chiesa primitiva?). Nel 1539, 30 Falegnami erano usciti dalla confraternita e ne avevano formata una propria che ottenne il permesso di costruire una sua chiesa sopra il Carcere Mamertino (vedi via di S. Pietro in Carcere – Campitelli), nel 1602 furono raggiunti dal resto dei Falegnami. Tra il 1876 e il 1900, con la costruzione dei muraglioni e la distruzione del Porto di Ripetta, anche la chiesa fu demolita (così come il simmetrico edificio della Dogana di Ripa), ad eccezione dell’Oratorio che fu incluso nella costruzione del palazzo Marescalchi Belli (vedi via Ripetta – Piazza del Porto di Ripetta – Campo Marzio). Nel 1931, con le attività di ripristino archeologico delle caratteristiche originali del Colosseo, “l’Arciconfraternita degli Amanti di Gesù e Maria al Calvario” (detta della Via Crucis, fondata da S. Leonardo da Porto Maurizio nel XVIII sec., che, in origine si occupava principalmente della promozione della Via Crucis all’interno del Colosseo e che faceva capo alla chiesa di Santa Maria della Pietà, creata all’interno dell’anfiteatro Flavio), persa la chiesa di S. Maria della Pietà, approdò nell’Oratorio superstite di San Gregorio dei Muratori, integrandosi nella Confraternita omonima. Nella chiesa si conserva, dall’Arciconfraternita, il grande Crocifisso che, sotto Benedetto XIV (Prospero Lorenzo Lambertini – 1740-1758), fu piantato al centro del Colosseo, attorniato dalle postazioni della Via Crucis. Attualmente la chiesa è officiata dalla Fraternità Sacerdotale di San Pietro, fondata da Giovanni Paolo II (Karol Wojtyła – 1978-2005) per riportare il minacciato scisma del vescovo Marcel Lefebvre (1905-1991) nell’ambito dei riti ammessi dalla Chiesa Cattolica, in deroga alle risoluzioni del Concilio Vaticano II. La messa viene celebrata con rito tridentino.
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