Ce lo conferma una “tabula”, diploma militare dell’88 d.Ch., che nel testo indica il luogo della sua affissione: “Descriptum et recognitum ex tabula aenea quae fixa est Romae in Capitolio in latere sinistro tabulari publici”. Si tratta di un documento di congedo militare nel quale l’imperatore accordava la “Honesta missio” a dei soldati che avevano onorevolmente concluso la loro carriera. Così il testo definiva i beneficiari del documento: « soldati che hanno servito nel mio pretorio ... ad essi che hanno finito il servizio prestato con forza e lealtà accordo il diritto del matrimonio legittimo, purché sia con una sola moglie e la prima; ed anche se essi sposino delle straniere i loro figli siano come se fossero nati da due cittadini romani » La “Honesta missio” comportava, infatti, il diritto del beneficiario e della sua discendenza ad essere ritenuto Cittadino Romano.
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