Via Arco dei Saponari [1] (R. X – Campitelli) (scomparsa)
Con la costruzione della via del Mare, oggi via del Teatro Marcello, è stato abbattuto l’arco ed incorporata alla nuova l’antica strada, della quale il Rufini scriveva: "Si può ottenere per certo che in questo luogo vi siano state un tempo delle fabbriche di sapone, e che v'abbiano abitato i fabbricanti stessi per ismerciarlo. È quindi naturale la derivazione del nome saponari, arco de’ saponari, perché qui esiste un arco".
Con l’arco venne anche abbattuta la chiesa di Santa Maria in Vincis o de Guinizo [2].
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[1] ) Vi agì un teatrino Placidi all’arco dei Saponari, arco demolito nel 1930.
[2] La chiesa era nel vicolo dei Saponari ed era chiamata, oltre che Santa Maria in Vincis, anche “de Guinizo”, dalla famiglia dei Guinozi che aveva concentrato le sue proprietà sul Colle Capitolino, tra il XII e il XIII secolo. La chiesa era affiliata a quella di San Nicola in Carcere, il cui Capitolo, concesse la chiesa alla Confraternita dei Saponari, approvata, nel 1604, da Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini – 1592-1605). Nel 1929, le operazioni di isolamento del Colle Capitolino ne provocarono la demolizione, insieme al tessuto urbano circostante, di epoca medievale.
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